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“OLTRE LA PANDEMIA”

Progetto realizzato con il prezioso contributo dell’ 8×1000 della Chiesa Valdese

www.ottopermillevaldese.org

Il 14 Marzo 2022 l’Associazione Karibuni ha avviato il progetto “Oltre la pandemia

Il progetto propone una formula innovativa di doposcuola con l’obiettivo di promuovere il benessere e la cura dei minori e delle loro famiglie attraverso l’attivazione di un servizio di affiancamento in presenza o da remoto, per far fronte ai bisogni didattici, sociali, emotivi e tecnologici emersi durante il biennio di pandemia. 65 i beneficiari, tra 6-14 anni figli di migranti che vivono in situazione di vulnerabilità e le rispettive famiglie. Sono previste 7 azioni di supporto studiate per garantire la continuità ai processi di apprendimento, di socializzazione e di inclusione, affinché la distanza fisica non si traduca anche in distanza sociale del minore non italofono e della sua famiglia. E’ previsto una Help box, un’azione congiunta alle attività, come testimonianza concreta di sostegno e di vicinanza di chi si appresta a vivere la quarantena preventiva e/o l’isolamento.

Karibuni ODV è una realtà radicata nel territorio arzignanese, un punto di riferimento per le numerose famiglie dei minori stranieri che trovano in questo servizio un valido supporto nell’attività di studio pomeridiano e un’opportunità di relazioni positive con le educatrici e i volontari che li affiancano quotidianamente nello svolgimento dei compiti. 

Negli anni, l’Associazione ha sempre lavorato per creare un ambiente protetto in cui trasmettere e condividere, i valori della comunità ospitante in direzione dell’indispensabile e complicato processo di inclusività.

Di fatto, la pandemia e le relative misure di contenimento, hanno ostacolato tale percorso, limitando e in parte privando, i bambini e i ragazzi dell’opportunità di sviluppare pienamente le competenze di cui avranno bisogno da adulti. In particolar modo i più vulnerabili continuano a subire ripercussioni a diversi livelli, dal piano emotivo a quello educativo, da quello fisico a quello psicologico.

Parallelamente, emerge la necessità di dedicare ancor più attenzione e cura alle famiglie che già vivono in situazioni di disagio: genitori vulnerabili, migranti, non italofoni, non occupati o precari. I bambini che appartengono a famiglie svantaggiate spesso conseguono peggiori risultati a scuola e hanno meno opportunità di partecipare ad attività culturali e ricreative. In questa situazione di emergenza la povertà materiale e la povertà educativa tendono a rinforzarsi reciprocamente.

Per ovviare a tale situazione in corso e perseverare nella promozione del benessere e la cura dei minori, si è pensato all’elaborazione del progetto attraverso la rimodulazione del servizio e l’attivazione di nuove strategie operative,con lo scopo di:

  • garantire il contatto e la continuità educativa agli utenti, attivando e offrendo loro la possibilità di usufruire on-line di un supporto allo studio e allo svolgimento dei compiti e, allo stesso tempo, di mantenere una rete di relazioni come contrasto all’attuale situazione di separazione sociale;
  • garantire continuità ai processi di apprendimento e di socializzazione anche a distanza per assicurare il necessario supporto agli studenti;
  • mediare tra scuola e alunniper il proseguimento dell’attività di apprendimento della didattica scolastica per ragazzi con difficoltà certificata;
  • far sentire la vicinanza del personale educativo agli utenti e alle loro famiglie;
  • evitare che la distanza fisica si traduca in distanza sociale, contrastando l’isolamento degli utenti e delle loro famiglie nell’ottica della prevenzione di fenomeni di emarginazione e autoesclusione;
  • affiancare, in presenza o a distanza, i genitori in risposta ai bisogni emergenti di accompagnamento ai processi burocratici scolastici e istituzionali;
  • facilitare le relazioni tra le famiglie più vulnerabili e le reti del territorio;

La pandemia ha costretto l’attività a diminuire il numero di utenti e, per rispondere alla grande richiesta di partecipazione, ad organizzate l’attività su due turni ottemperando così alle disposizioni dei vari DDL. L’esperienza maturata negli anni 2020-2021 ha però evidenziato molte criticità nella gestione del servizio e fatto emergere nuove necessità a cui si cerca di dare risposta con le seguenti azioni.

Criticità 1: le famiglie dei partecipanti non hanno a disposizione mezzi informatici ed elettronici per la connessione e la stampa di materiale educativo e non possiedono le conoscenze necessarie per interpretare le comunicazioni scritte scuola-famiglia.

A1 CHECK-IN: rendere fruibili i materiali didattici multimediali, controllo del registro elettronico, verifica delle attività da Classroom e messa a disposizione quanto necessario allo svolgimento delle attività didattiche (stampe e fotocopie di schede, file audiovisivi e materiale vario). Verifica delle comunicazioni scuola-famiglia e traduzione/semplificazione per la corretta comprensione da parte dei genitori.

 

Criticità 2: alunni in DAD, impossibilitati a partecipare in presenza perché positivi o in quarantena preventiva.

A2 AIUTO TELEMATICO: uso di dispositivi multimediali per il sostegno scolastico a distanza attraverso videochiamate, telefonate e uso di piattaforme di incontro on-line.

Criticità 3 e 4: gli utenti, già diagnosticati BES e DSA, hanno visto aumentare esponenzialmente le loro difficoltà a causa dell’intermittenza dell’offerta scolastica, dell’impossibilità di avere accesso a dispositivi idonei, in presenza la mascherina impedisce ai non italofoni la corretta comprensione e l’apprendimento della lingua viene mortificato.

A3 RETE: colloqui in presenza o in via telematica con gli insegnanti scolastici per la definizione di attività di recupero personalizzate e la valutazione di progressi e regressioni.

A4 PEI: sostegno Programmato e Personalizzato Individuale o piccoli gruppi per il recupero mirato di lacune e carenze.

Criticità 5: le famiglie non hanno le conoscenze necessarie per assistere i figli nella didattica a distanza e per interfacciarsi con le nuove modalità di accesso alla Pubblica Amministrazione.

A5 FAMIGLIA: attivazione di un canale preferenziale, in presenza/in via telefonica o telematica, per fornire assistenza e informazioni varie sull’accesso alla DAD, prenotazione vaccini per tutta la famiglia, messa in quarantena e relativa riammissione a scuola, iscrizioni scolastiche, attivazione e uso dello SPID, prenotazione appuntamenti con le istituzioni.

Criticità 6: in questo momento storico le famiglie sono in difficoltà economica e la scuola è spesso una delle ultime voci di spesa.

A6 HELP BOX: SOS quarantena, un sostegno concreto di materiale scolastico/ludico/generi di conforto.

Criticità 7: la distanza fisica si tramuta in distanza sociale, l’isolamento delle famiglie non italofone diventa esclusione e autoesclusione. Gli utenti si disabituano a parlare nella loro seconda lingua, preferendo per necessità la lingua madre, regredendo nell’interazione sociale e nel processo di apprendimento.

A7 FILO’ MULTIMEDIALE: N°40 incontri telematici di piccoli gruppi su tematiche proposte dai moderatori e dai partecipanti.

L’equipe educativa dedicata al progetto è composta da 1 educatrice e da 14 volontari, il volontario si propone agli alunni coinvolti come una figura educativo-amicale che li affianca durante lo svolgimento delle attività sotto la supervisione dell’educatrice.

La durata prevista del progetto è di 43 settimane. Le attività in presenza avvengono in sede dell’Organizzazione di Volontariato Karibuni, ad Arzignano in provincia di Vicenza, nei locali messi a disposizione dalla Parrocchia di Ognissanti.